Andalusia On The Road: Setenil de Las Bodegas e Ronda tra uomo e natura

andalusia on the road

L’ultimo giorno di una vacanza solitamente è sempre il più malinconico ma in questo caso, non vedevamo davvero l’ora che il nostro ultimo itinerario in Andalusia on the road iniziasse. Le città da visitare erano state inserite nel nostro programma fin da subito per la loro straordinaria unicità: sto parlando di Setenil de Las Bodegas e Ronda, due località che come avremo modo di vedere hanno da sempre avuto un legame unico con il paesaggio che le circonda…siete pronti a partire con noi alla scoperta di questi posti magici? Allacciate le cinture, il navigatore lo abbiamo già impostato noi!

itinerario Andalusia

SETENIL DE LAS BODEGAS: IL PAESE NELLA ROCCIA

Setenil de Las Bodegas è uno dei numerosi pueblos blancos all’interno della provincia di Cadice e, distando un centinaio di chilometri dal nostro alloggio a Malaga, abbiamo scelto di fissarla come prima tappa, in modo da non dover così affrontare questo lungo tragitto stanchi e accaldati a fine giornata.

Abbiamo parcheggiato la nostra auto lungo la serie di parcheggi che si trovano sulla strada principale appena fuori dal paese. In questo modo, oltre a non rischiare di perderci tra le strette vie del paesino ed evitare possibili “maledizioni” dei locali, abbiamo avuto modo di ammirare Setenil da un punto di vista esterno che ha dato modo di capire fin da subito il perchè dell’appellativo blancos.

Setenil de las Bodegas mirador

Riscendendo la strada abbiamo raggiunto con estrema facilità la Plaza de Andalucìa, situata nel centro storico della città. Qui si può trovare il punto informazioni (noi siamo arrivati molto presto e lo abbiamo trovato chiuso, apre verso le 10), qualche bar e diverse indicazioni per raggiungere i diversi mirador posti un pò ovunque ai bordi della cittadina.

Setenil de las Bodegas centro

Girovagando per le stradine del centro si viene subito trasportati in un luogo magico e d’altri tempi: i vicoli stretti, le bianchissime case che sembrano danzare con le pareti rocciose poste sopra di loro e il clima quasi addormentato delle prime ore del mattino ci hanno fatto innamorare all’istante di questo luogo. Se state viaggiando con il vostro partner annotatevi questa chicca: armatevi di selfie stick e raggiungete la piccola scalinata del bacio: la riconoscerete per la scritta “Besame en este Rincon” contornata da dei piccoli vasi blu.

Setenil de las Bodegas bacio

CUEVAS DE SOMBRA E CUEVAS DE SOL: LUCE E BUIO SULLE SPONDE DEL RIO TREJO

Se già così vi è venuta voglia di visitare Setenil, sappiate che il centro storico è solo la punta dell’iceberg: il vero nucleo d’attrazione si trova gelosamente nascosto tra le case e le vie della città e, senza una piantina locale, si può quasi correre il rischio di ripartire prematuramente. Una volta visitato il centro bisogna infatti scendere per il sentiero che porta alla chiesa di San Benito e raggiungere il Rio Trejo, che separa le due vie principali della città: la Cuevas de Sombra e la Cuevas de Sol.

Sebbene la prima delle due risulti molto più suggestiva rispetto alla seconda, è proprio in quest’ultima che si concentra il maggior afflusso turistico, grazie anche alla numerosa scelta di ristoranti e bar riparati dal masso riccioso sovrastante: anche noi non abbiamo saputo resistere dal sederci ad un tavolino per gustarci una bella cerveza ghiacciata (lo sapevate che nella maggior parte dei bar andalusi i bicchieri della birra alla spina vengono conservato in frigo? Quando l’ho scoperto ho avuto l’istinto di richiedere immediatamente una seconda cittadinanza spagnola!)

Ritornando verso il centro ci siamo fermati in un pccolo negozietto di souvenir per comprare la classica calamita ricordo, avendo così modo di vedere un edificio della Cuevas de Sombra al suo interno e di ammirarne la straordinaria particolarità.

Setenil de las Bodegas case

RONDA: UNA CITTÀ SOPSESA TRA TERRA E CIELO

La nostra seconda tappa è stata Ronda, distante poco meno di mezz’ora da Setenil.

In questo caso abbiamo optato per uno dei diversi parcheggi a pagamento costruiti nelle vicinanze della stazione degli autobus, per poi proseguire a piedi fino al centro storico. Sebbene quest’ultimo disti una manciata di chilometri dalla stazione, la strada da percorrere è piuttosto intuitiva: basterà infatti percorrere Calle San Josè fino all’incrocio di Calle Jerez per ritrovarsi davanti al bellissimo (e ombreggiato…un aspetto da non sottovalutare verso le due del pomeriggio!) Alameda del Tajo, un grande giardino pubblico che si affaccia a strapiombo sulla vallata che circonda la città.

Ronda vallata

Una volta attraversato il parco vi troverete direttamente nella piazza principale, dove svetta in maniera preponderante la Plaza de Toros, un’arena risalente al XVIII secolo. Poco più avanti, un continuo crescere di persone vi indicherà la via che porta alla più grande attrazione di Ronda, ovvero il Puente Nuevo, un immenso ponte in pietra che, attraversando una profondissima gola (El Tajo), unisce la città nuova alla città vecchia.

Neanche da dire che tutta la stanchezza dovuta al caldo e dai chilometri accumulati durante il giorno sono svaniti davanti a una tale maestosità architettonica in quanto il ponte sembra quasi fondersi e amalgamarsi con la roccia creando un unico e armonioso profilo.

Ronda El Tajo

Non contenti però di questo spettacolo abbiamo chiesto informazioni su come raggiungere la vallata sottostante, dove avevamo notato alcune macchine appostate per immortalare El Tajo e il suo ponte dal basso.

Le soluzioni possibili sono due: proseguire il percorso a piedi lungo il profilo della città vecchia e scendere la scalinata posta strategicamente in prossimità del punto panoramico, o riprendere la macchina e, seguendo il sentiero del Camino al fondo del Tajo, tenendo come indicazione sul navigatore l’albergo Los Molinos.

La stanchezza generale e il caldo pressante ci hano fatto optare per la seconda opzione. La strada non è propriamente una delle più accessibili e la durante il tragitto la nostra paura più grande era quella di bucare rovinosamente una ruota dell’auto ma come dice una nota pubblicità “sembrava impossibile, ma ce l’avevamo fatta!”

Lo spettacolo che ci è apparso davanti agli occhi ha fatto sparire qualsiasi preoccupazione, ripagandoci di tutto.

Ronda puente nuevo

Se avete in programma un itinerario on the road in Andalusia vi rimando al mio articolo “Andalusia in 3 giorni: un viaggio on the road non convenzionale”, dove spiego nel dettaglio tutti i luoghi visiati durante la mia permanenza in questa magica terra. Voi siete mai stati in Andaluia? Quali paesi avete visitato?

Scrivetelo nei commenti…non si sa mai che prenda qualche spunto per un mio prossimo viaggio!!!

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